Mentre parla di marmi, Valter Mainetti li accarezza. E li descrive con esatta competenza, elencando i curiosi nomi che la storia e la tradizione hanno loro assegnato (“pavonazetto”,”cipollinogreco”, “grechetto scritto”eccetera), facendo notare la qualità e la rarità dei materiali, la complessità delle lavorazioni ma anche le vicissitudini subite, le rielaborazioni e talvolta gli assurdi danni inferti, come il vezzo di affettare le colonne antiche per farne i piedi dei tavolini da salotto o da giardino.
Si badi bene, non siamo in compagnia di un antiquario o di un addetto ai lavori ma di un appassionato collezionista che da più di quarant’anni ha eletto la scultura antica e il marmo(ma anche I dipinti del Cinquecento e del seicento e i mobili del settecento)come materie predilette del suo “secondo mestiere”.
Il “primo mestiere” di Valter Mainetti è quello di imprenditore nel settore immobiliare e della finanza immobiliare.
“Sì – conferma Mainetti-, come mio nonno Luigi Binda e mio padre Sergio sono un imprenditore. L’azienda di famiglia era partita dalla lavorazione della carpenteria metallica per l’edilizia, si è poi diversificata nella lavorazione industriale di componenti per la casa e nella realizzazione di grandi impianti. Io personalmente, negli anni Settanta, ho avviato un’attività edilizia in senso classico e poi, alla fine degli anni Novanta, è stato attivato il settore della finanza immobiliare, attraverso la creazione dei fondi del Gruppo Sorgente, che affonda le sue radici in questa storia e che grazie a questa storia ha oggi dimensioni internazionali”.
Il Gruppo Sorgente ha infatti una forte presenza negli Stati Uniti. Chiedo come mai. «Perché mio nonno materno Luigi Binda– spiega Mainetti- aveva venduto l’azienda agricola nella provinda di Varese per trasferirsi nel 1919 negli Stati Uniti e fondare un’azienda di carpenteria metallica per il montaggio delle strutture in ferro dei grattacieli di NewYork. Da allora il nostro legame con l’America non si è mai interrotto»
Le giornate di Valter Mainetti sono oggi in gran parte dedicate alla complessa gestione dei fondi immobiliari. Eppure l’imprenditore trova il modo e il tempo di dedicarsi al suo “secondo mestiere”, quello del collezionista.

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