Grazie a risorse in cassa per 20-30 milioni il gruppo può riavviare i cantieri.

A pochi mesi dal salvataggio di Condotte da parte di Tiberiade Holding, che fa capo alla famiglia Mainetti, che a sua volta controlla anche il gruppo Sorgente, la società di costruzioni sarebbe pronta a ripartire con i lavori. In particolare, la compagnia di grandi opere grazie alla presenza in cassa di risorse comprese tra i 20 e i 30 milioni avrebbe avviato la riapertura dei cantieri. Lo si apprende in ambienti della holding che precisano che nel portafoglio di Condotte d sono opere chiave come la Città della Salute di Milano, il Poliginico di Caserta, l’autostrada Lioni-Grottaminarda, il Porto di Otranto, il Carcere di Bolzano, una quota di minoranza del Ponte di Messina, il 52% della Metro D di Roma, una ferrovia e un’autostrada in Algeria e un’autostrada in Kuwait.

Secondo quanto si apprende dalle stesse fonti l’acquisizione del ramo core di Condotte ha comportato per Tiberiade Holding un impegno economico-finanziario di 40 milioni quale costo della transazione (15 milioni come esborso e 25 milioni relativi all’accollo dei debiti) a cui vanno aggiunti 240 milioni di sostituzione delle garanzie. Va tra l’altro sottolineato che verranno mantenuti tutti i 415 dipendenti, di cui circa 160 in Italia. Infine, è in corso una trattativa per l’acquisto della storica sede sulla via Salaria.

Per la famiglia Mainetti, che possiede Tiberiade Holding da diversi decenni, è un ritorno alle attività che l’hanno vista negli anni ’20 e ’30 protagonista negli Usa nella costruzione di grattacieli icona, come il Chrysler Building, e in Italia indirizzata alla realizzazione di grandi impianti meccanici, dal Sincrotone di Frascati alle acciaierie di Terni, e nella metà degli anni ’70 nella esecuzione di importanti iniziative di edilizia sociale e residenziale.

Il Gruppo Sorgente ha ceduto lo scorso anno il ramo core dei fondi gestiti da Sorgente Sgr del valore di 1 miliardo. Quanto a Condotte, il ramo d’azienda oggetto di alienazione a Tiberiade Holding includeva evidentemente il portafoglio lavori composto da 10 commesse per un valore della produzione a finire pari a circa 1,2 miliardi. ln virtù di quell’accordo, la società di costruzioni Condotte, grazie a un complesso e faticoso percorso di gestione in continuità svolto dai commissari straordinari, ora potrà dunque continuare a realizzare, in Italia e nel mondo, progetti ingegneristici all’avanguardia e innovativi. La società Condotte era entrata in crisi nel corso della seconda metà del 2010. Crisi conclamatasi nell’agosto dei 2018 con la domanda di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria. – R.LT. –

IL SOLE 24 ORE – 22/06/2023 – Estratto da pag. 19