Il calendario con le tappe che condurranno Sorgente Res al listing di Piazza Affari è stata preparata dall’imprenditore Valter Mainetti con la squadra di banche : Banca Imi e Barclays, in veste di coordinatori globali dell’offerta, più Intermonte in qualità di joint bookrunner della società immobiliare che il primo agosto ha presentato a Borsa italiana la domanda di ammissione a quotazione.

A inizio Novembre partirà il road show e il bookbuolding in Europa e soprattutto negli Usa da dove arriveranno la maggioranza dei fondi che investiranno nell’Ipo. L’obiettivo, mercati permettendo, è sbarcare in Borsa a metà mese con un’offerta tutta in aumento di capitale (Ops) che riguarderà tra il 55 e il 60% del capitale della società che avrà in pancia «Trophy asset» come il grattacielo Flatiron di New York. Sorgente Res sarà così una public company, di fatto contendibile sul mercato.

Azionista di riferimento resterà la famiglia di immobiliaristi Mainetti, più Segre con una quota stimabile attorno al 20% grazie al conferimento, prima della quotazione di proprietà come il Lingotto di Torino e i 1.500 metri quadrati commerciali in via Montenapoleone a Milano. L’emissione di azioni è finalizzata alla raccolta tra 500 e 600 milioni e dovrebbe valorizzare la società post-Ipo in Borsa tra 1 e 1,2 miliardi. La matricola, frutto di uno spin d’attività del gruppo Sorgente, avrà tre gambe d’attività. In primo luogo i palazzi di prestigio ( Lungotevere Avantino, l’ Ambasciata del Canada, Hotel dei Borgia a Roma), la gestione degli immobili diSorgente Rem che controbilanciano i rischi dell’attività di sviluppo concentrata in Sesto immobiliare di cui Mainetti ha il 30%, una quota in corso di conferimento in Sorgente Res. Prevista è anche una tranche in offerta al pubblico retail che dopo la quotazione dovrebbe rappresentare circa il 10% del flottante.